Il Governatore della Liguria, Giovanni Toti, lancia l’ipotesi di indire un referendum sulle Grandi Opere. E mette in ballo la propria poltrona con quella del ministro Toninelli.
GENOVA – Giovanni Toti, attraverso la propria pagina facebook, lancia una proposta sulle Grandi Opere: “Facciamo un referendum su Gronda, Terzo Valico e altri cantieri che tieni bloccati nella tua penna con supponenza“, rispondendo polemicamente al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. “Se i cittadini diranno di sì alle grandi opere, tu metti una parte dei soldi dedicati al reddito di cittadinanza nei cantieri e ti dimetti. Se invece voteranno per fermare i lavori mi dimetto seduta stante“, ha aggiunto il Governatore della Liguria.
Il dito puntato contro il ministro
L’affondo di Toti è proseguito: “Tra mesi e non anni come direbbe lui, ci accorgeremo dei danni prodotti dal blocco delle grandi opere da lui voluto. Toninelli, invece di parlare a vanvera, ci dica tra quante settimane aprirà il cantiere della Gronda di Genova, ci dica come intende risolvere, compito che spetta a lui, il cantiere bloccato dell’anello ferroviario del capoluogo. Ci dica, per favore, perché non autorizza lo sblocco dei fondi del quinto lotto del Terzo Valico, che consentirebbero 2mila assunzioni in Liguria. E già che va in tv, ci dica di tutte le altre grandi opere, a partire dalla Tav, bloccate dal suo ministero“.
La stoccata finale
“Il ministro Toninelli non perde occasione per dimostrare la propria ignoranza e incapacità. L’unica cosa di vero che sostiene è che siamo molto diversi, per fortuna. Toninelli – ha detto ancora Toti – forse non si rende neppure conto che è stato proprio lui a fare il più grande favore ad Autostrade, inventandosi una legge per cui, prima volta nella storia, il danneggiato paga e chi è oggettivamente responsabile del disastro, Autostrade per l’Italia, sta con le braccia conserte a guardare“.